“Siamo entrambi travestiti da ciò che in realtà siamo… una bella maschera”
Finalmente anche il signor Nobbs sbarca su IlPuntoH, dico “finalmente” dato che ho avuto modo di citarlo in un paio di altre recensioni (A Wong Foo e Victor Victoria) a tema travestitismo.
Dopo un primo momento dove la pellicola sembrava non aderire a pieno alle tematiche LGBT di cui trattiamo nelle Recensioni2.H, mi son ritrovato davanti ad un film che nasconde molto più di quel che in apparenza mostra.
La Trama
Dublino. 1898 – Era Vittoriana. Così ci si apre la nostra storia, Albert Nobbs è un rispettato maggiordomo che lavora nell’hotel della Duchessa Baker, riconosciuto per la sua devozione e solerzia nel lavoro nessuno conosce il suo passato e Albert non è un tipo di molte parole. La tranquillità del maggiordomo viene scossa quando all’hotel arriva Hubert Page, l’imbianchino, che durante i lavori è costretto a condividere il letto con Albert.
Albert nasconde un segreto, Albert è in realtà una donna, mascherata nei panni di un uomo dalla giovane età per poter sopravvivere degnamente, ma non solo il signor Nobbs ha un segreto, Hubert Page non è il semplice imbianchino che da a vedere.
E qua abbiamo tentato i dare le linee guida per una trama senza troppi spoiler, anche se il titolo “amore lesbo” dovrebbe farvi drizzare le orecchie; ed ora per mettere in chiaro perché Albert Nobbs merita di stare nelle Recensioni2.H ci tocca fare un velato spoiler:
Come Albert anche Hubert Page è una donna, dal passato burrascoso con un marito che la picchiava, la donna si ritrova a vestire (letteralmente) i panni del ex marito per portarsi a casa da mangiare, vive una vita regolare sposato con una donna e nessuno sospetta di nulla e qui la tematica LGBT entra di petto, perché inizialmente ci troviamo di fronte ad una critica socio-culturale sull’emancipazione della donna in era vittoriana, poi finalmente abbiamo anche una coppia lesbo che fa tremare i canoni tradizionali del tempo.
Film tratto dall’opera (1918) omonima di George Moore troviamo lo stesso stile di denuncia di C. Dickens in Oliver Twist: in era vittoriana, epoca di grande sfarzo economico sotto la Regina Vittoria, la donna era considerata (nell’alta borghesia) come un essere puro, dedita alla dimora e alla procreazione, l’unico lavoro pesante (a meno che non fosse ricca) che poteva svolgere era la domestica, ma questa la rendeva una semplice serva, non aveva diritti e non poteva aprire un’attività redditizia autonomamente, né avere un libretto di risparmio e in Albert Nobbs troviamo tutte queste tematiche, l’amore omosessuale è una sfumatura di colore puro che accompagna dettando un po’ la trama.
La singolare vita di Albert Nobbs è un titolo da gustare come i biscotti nel té, nella sua delicata eleganza ci riporta nelle buone maniere e nella solerzia che abbiamo perso da tempo