
Il bello di finire gli studi e iniziare a lavorare, è il crearsi la propria indipendenza e andare a vivere da soli.
Ma non per tutti è così.
Conosco F. in discoteca una sera. Ci si guarda, si chiacchiera e ci si scambiano i numeri. Solito iter.
Lavora in banca e sembra proprio un buon partito: bello, simpatico e divertente.
Ovviamente lo stalkero su Facebook e anche qui nulla di strano: foto con gli amici, video di canzoni, ecc…
Decidiamo di andare a fare un aperitivo, dopo giorni di scambi di messaggi sempre divertenti e mai banali.
Ordiniamo e iniziamo a conoscerci meglio, tutto sembra procedere bene quando…
Lui: ‘Che bel taglio, mi piacciono i capelli così!’
Io: ‘Oh, grazie!’
‘Anche a me piacerebbe portarli così, ma non posso’
‘Per via del lavoro?’
‘No, mia mamma non vuole.’
‘… In che senso?’
‘Dice che se mi faccio i capelli con il ciuffone, mi manda via di casa.’
‘Ah, ma perchè vivi con i tuoi?’
‘Sì, certo.’
‘Ah intanto stai cercando casa?’
‘No, perchè?’
‘Scusa, ricordami quanti anni hai.’
’33’
‘… Sì, in effetti anche io, prima di andare a vivere da solo, avevo fatto di tutto per mettere via un po’ di soldi.’
‘No ma guarda che i soldi non sono mica un problema. Ma a casa da mia mamma sto bene, che motivo ho di andare a vivere da solo?’
‘Mah, io l’avevo fatto per essere indipendente.’
‘Ma anche io sono indipendente: stasera infatti sono qui con te.’
‘Perchè, di solito non esci?’
‘Sì, nel weekend sì, ma in settimana vuole che stia a casa.’
Un altro ipotetico padre dei mie figli che se ne va giù per il cesso…
NEEEEXT!
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